Pubblichiamo l’articolo apparso oggi su Il Tempo relativo al presidio in Piazza di Monte Citorio organizzato da dieci sigle sindacali della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e delle Forze Armate.
Nell’articolo è ripreso anche quanto dichiarato dalle sigle sindacali partecipanti (Sinafi – Silf – Usif – Saf – Lrm – Nsc – Siam – Silme – Usmia – Usic).
Ovviamente si tratterà di un presidio democratico autorizzato dalla Questura, che rispetterà il distanziamento sociale previsto ed i cui partecipanti saranno tutti liberi dal servizio o in ferie.
Con il presidio che attiveremo il 7 ottobre, le donne e gli uomini del mondo militare chiedono al Parlamento una legge che sia reale espressione del diritto sindacale riconosciuto da 40 anni ai colleghi della Polizia di Stato.
Dopo oltre due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto eliminato il divieto di costituzione e adesione ai sindacati per i militari italiani e dopo vari tentativi di portare a termine un iter legislativo alquanto macchinoso, riteniamo che sia giunto il momento di prendere atto che un sindacato militare sia sinonimo di progresso civile e sociale!
Limitare l’esercizio del diritto di cui all’art. 39 della Costituzione, mitigarlo con espressioni associative che di fatto snaturano le neonate organizzazioni sindacali, oltre ad essere antistorico e anacronistico è un atteggiamento che nuoce gravemente alla democrazia del mondo del lavoro militare!
Il Parlamento si riappropri dei propri doveri di legiferare in favore della democrazia e della difesa della dignità di ogni lavoratore, anche militare!