Nella riunione n. 119 del 27 ottobre 2021 la Commissione Difesa del Senato ha proseguito i suoi lavori con l’esame degli emendamenti presentati al disegno di legge n. 1893 relativo alle “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”.
Nel corso della riunione la presidente Pinotti ha ricordato l’iter parlamentare del provvedimento in esame, sottolineando “la serietà del lavoro svolto dalla Commissione, nonostante le incertezze e i contrasti tra le diverse amministrazioni coinvolte, in particolare i Ministeri della difesa, dell’economia e delle finanze e della pubblica amministrazione”. La Presidente ha poi evidenziato “l‘urgenza che la Commissione concluda l’esame del provvedimento che, lo ricorda, è comunque assegnato in sede referente”, sottolineando inoltre che “il relatore, senatore Vattuone, ha già espresso la sua disponibilità a farsi carico di presentare, in Aula, gli emendamenti necessari per accogliere gli eventuali rilievi di carattere finanziario”.
Il senatore VATTUONE (PD), relatore del provvedimento, si è associato alla proposta della Presidente di procedere all’analisi degli emendamenti, pur in attesa del parere della Commissione bilancio, accantonando quelli che presentano profili finanziari più complessi.
La Commissione è quindi passata all’esame degli emendamenti:
Emendamenti relativi all’articolo 1.
Il relatore VATTUONE (PD) esprime parere contrario sugli emendamenti 1.1 (fatto proprio dal senatore Mininno), 1.2, 1.3/1, e favorevole sull’emendamento 1.3.
Il sottosegretario di Stato per la difesa Stefania PUCCIARELLI esprime parere conforme al relatore.
La PRESIDENTE, dopo l’intervento in dichiarazione di voto del senatore Mininno, previa verifica della presenza del prescritto numero di senatori, pone in votazione l’emendamento 1.1, con il parere contrario del relatore e del Governo.
L’emendamento 1.1 risulta respinto.
Il senatore MININNO (Misto) interviene in dichiarazione di voto sull’emendamento 1.2, per preannunciare il proprio voto favorevole, rimarcando come esso tenda a precisare i profili del diritto alla sindacalizzazione in modo più aderente alla sentenza della Corte Costituzionale.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore e del Governo, l’emendamento 1.2 risulta respinto.
Il senatore MININNO (Misto) interviene in dichiarazione di voto sull’emendamento 1.3/1, preannunciando il proprio voto favorevole.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore e del Governo, l’emendamento 1.3/1 risulta respinto.
Previa indicazione del parere favorevole del relatore e del Governo, risulta approvato, in separata votazione, l’emendamento 1.3.
Per l’assenza del proponente, l’emendamento 1.0.1 risulta decaduto.
Emendamenti relativi all’articolo 2.
Gli emendamenti 2.2 e 2.3 vengono considerati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, e previa dichiarazione di voto favorevole del senatore Mininno, l’emendamento 2.1, posto in votazione, risulta respinto.
Il senatore AUDDINO (M5S) sottoscrive l’emendamento 2.4 che, posto in votazione con il parere favorevole del relatore e del Governo, risulta approvato.
Risultano altresì approvati, in separate votazioni, con il parere favorevole del relatore e del Governo, gli emendamenti 2.5 e 2.6 (testo 2).
Emendamenti relativi all’articolo 3.
Posto in votazione con il parere contrario del relatore e del Governo, l’emendamento 3.1 risulta respinto.
Previa dichiarazione di voto favorevole del senatore Mininno, l’emendamento 3.2, posto in votazione con il parere contrario del relatore e del Governo, risulta respinto.
L’emendamento 3.3 viene considerato decaduto per assenza del proponente.
L’emendamento 3.4 viene ritirato dalla senatrice Garavini, su invito della rappresentante del Governo.
In relazione all’emendamento 3.5/2, il relatore Vattuone esprime un parere favorevole, mentre il sottosegretario di Stato per la difesa Stefania PUCCIARELLI esprime un parere favorevole, previa riformulazione. Il senatore Candura accetta la riformulazione dell’emendamento 3.5/2 in un nuovo testo 2, che, posto in votazione, risulta approvato.
Previo parere favorevole del relatore e del Governo, gli emendamenti 3.5 e 3.6 (fatto proprio dal senatore Vattuone), posti in separate votazioni, risultano approvati.
Emendamenti relativi all’articolo 4.
Il senatore MININNO (Misto) ritira l’emendamento 4.1.
L’emendamento 4.2 risulta approvato.
Gli emendamenti 4.3 e 4.4 sono considerati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Previo parere favorevole del relatore e del Governo, gli emendamenti 4.5 e 4.6, posti in separate votazioni, risultano approvati.
La senatrice RAUTI (FdI) ritira l’emendamento 4.7.
Posto in votazione con il parere contrario del relatore e del Governo, l’emendamento 4.8/1 risulta respinto.
Con riferimento all’emendamento 4.8/2, il relatore Vattuone e la rappresentante del Governo invitano la proponente al ritiro, evidenziando il rischio di limitare l’autonomia e neutralità delle associazioni sindacali.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI) insiste per la votazione sottolineando che gli istituti di patronato, sono organizzazioni di fatto, di natura non sindacale.
Il senatore MININNO (Misto) sottoscrive l’emendamento 4.8/2 che, posto in votazione con il parere contrario del relatore e della rappresentante del Governo, previa dichiarazione di voto della senatrice Garavini, risulta respinto.
Col parere favorevole del relatore e del Governo, e previa dichiarazione di voto favorevole del senatore Candura, l’emendamento 4.8, posto in votazione, risulta approvato.
Posto in votazione con il parere contrario del relatore e del Governo, l’emendamento 4.0.1 risulta respinto.
Emendamenti relativi all’articolo 5.
Previ pareri contrari del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 5.1 e 5.2, posti in separate votazioni, risultano respinti.
La senatrice PETRENGA (FdI) sottoscrive l’emendamento 5.3 che, posto in votazione con il parere favorevole del Relatore e della rappresentante Governo, risulta approvato.
La senatrice RAUTI (FdI) ritira l’emendamento 5.4.
Posto in votazione con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del
Governo, l’emendamento 5.5 risulta approvato.
Gli emendamenti 5.6, 5.7, 5.8, 5.10, 5.11, 5.12 e 5.13 risultano decaduti per l’assenza dei proponenti.
Con i pareri favorevoli del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 5.100/1 e 5.100, posti in separate votazioni, risultano approvati.
Risulta, viceversa, respinto, posto in separata votazione, l’emendamento 5.9, previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo.
Emendamenti relativi all’articolo 6.
Sull’emendamento 6.1, il relatore Vattuone formula un parere contrario. La rappresentante del Governo formula un parere favorevole previa riformulazione del testo. Il senatore Mininno ritira l’emendamento 6.1.
Con i pareri favorevoli del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 6.2, 6.5/1 e 6.5, posti in distinte votazioni, risultano approvati.
Gli emendamenti 6.3, 6.4 e 6.8 sono considerati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 6.6/1, posto in votazione, risulta respinto.
Con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 6.6, posto in votazione, risulta approvato.
Vengono accantonati gli emendamenti 6.71/1 (testo 2) e 6.7.
Emendamenti relativi all’articolo 7.
Gli emendamenti 7.1 e 7.4 vengono dichiarati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Vengono altresì accantonati gli emendamenti 7.2 e 7.3.
Emendamenti relativi all’articolo 8.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del GOVERNO, l’emendamento 8.1, posto in votazione, risulta respinto.
Gli emendamenti 8.2, 8.10 e 8.11 vengono dichiarati decaduti per l’assenza dei proponenti.
I senatori GARAVINI (IV-PSI) e AUDDINO (M5S) sottoscrivono l’emendamento 8.3. Con riferimento al medesimo emendamento, il senatore MININNO (Misto) evidenzia come il principio della parità di genere, nei termini in cui viene formulato, risulti di difficile attuazione.
La senatrice DONNO (M5S), in relazione all’emendamento 8.3, sottolinea come l’indicazione assuma il valore di una indicazione di principio.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 8.3 risulta infine approvato.
La PRESIDENTE rileva l’esito unanime della votazione sull’emendamento 8.3.
Il senatore CANDURA (L-SP-PSd’Az), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, ritira l’emendamento 8.4/1.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 8.4/2 e 8.6 posti in votazione separata, risultano respinti.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 8.4 risulta approvato.
Viene accantonato l’emendamento 8.5.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, ritira l’emendamento 8.7.
Posti in separate votazioni, con i pareri favorevoli del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 8.8, 8.9 e 8.12 risultano approvati.
Emendamenti relativi all’articolo 9.
Il senatore MININNO (Misto) accetta la riformulazione proposta sull’emendamento 9.1 (testo 2), che, posto in votazione, risulta approvato.
Gli emendamenti 9.2, 9.8 e 9.9 vengono dichiarati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Gli emendamenti 9.3/1 e 9.3 vengono ritirati.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 9.4/1, posto in votazione, risulta respinto.
In relazione all’emendamento 9.4, la rappresentante del Governo formula un parere favorevole, previa riformulazione. Il relatore VATTUONE (PD) accetta la riformulazione dell’emendamento 9.4 e la senatrice DONNO (M5S) chiede di sottoscriverlo.
Posto in votazione nel testo riformulato, l’emendamento 9.4 risulta infine approvato.
Il relatore VATTUONE (PD) fa proprio l’emendamento 9.5 che, previo parere favorevole del Governo, posto in votazione, risulta approvato.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, ritira l’emendamento 9.100/1.
Posti in separate votazioni, con i pareri favorevoli del relatore Vattuone e della rappresentante del
Governo, gli emendamenti 9.100, 9.6/1 e 9.6 risultano approvati.
Previo parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 9.7, posto in votazione, risulta respinto.
Emendamenti relativi all’articolo 10.
In relazione all’emendamento 10.1, il relatore Vattuone e la rappresentante del Governo formulano un parere favorevole, previa riformulazione del testo. Il senatore MININNO (Misto) accetta la formulazione proposta sull’emendamento 10.1, che nel nuovo testo, posto in votazione, risulta approvato.
La senatrice RAUTI (FdI) accetta la riformulazione proposta sull’emendamento 10.2, che, posto in votazione con il nuovo testo, risulta approvato.
Emendamenti relativi all’articolo 11.
Con i pareri contrari del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 11.1 e 11.2, posti in distinte votazioni, risultano respinti.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 11.3 risulta approvato.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 11.4 risulta respinto.
Gli emendamenti 11.5 e 11.6 vengono dichiarati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Emendamenti relativi all’articolo 12.
L’emendamento 12.1(testo 2) viene accantonato.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 12.2 risulta approvato.
Gli emendamenti 12.3 e 12.5vengono dichiarati decaduti per l’assenza dei proponenti.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 12.4 risulta respinto.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, ritira l’emendamento 12.6.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 12.7 risulta approvato.
Emendamenti relativi all’articolo 13.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 13.1 risulta respinto.
In relazione all’emendamento 13.2, il relatore Vattuone e la rappresentante del Governo invitano il proponente al ritiro. Al di là del merito, il senatore GASPARRI (FIBP-UDC) evidenzia come con l’emendamento 13.2 intendesse evitare la polverizzazione dei sindacati militari. Accetta in ogni caso di ritirare l’emendamento 13.2.
Il senatore CANDURA (L-SP-PSd’Az), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, ritira l’emendamento 13.3/1.
Il senatore MININNO (Misto), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, accetta di riformulare l’emendamento 13.3/2(testo 2), che, posto in votazione nel nuovo testo, risulta infine approvato.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 13.3 risulta approvato.
La senatrice MINUTO (FIBP-UDC) sottoscrive l’emendamento 13.4 che, posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, risulta approvato.
L’emendamento 13.5 viene dichiarato decaduto per l’assenza del proponente.
Emendamenti relativi all’articolo 14.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 14.1/1 risulta respinto.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 14.1 risulta approvato.
Con i pareri contrari del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, gli emendamenti 14.2, 14.3 e 14.4, posti in distinte votazioni, risultano respinti.
Gli emendamenti 14.5 e 14.6 vengono dichiarati decaduti per l’assenza del proponente.
Posto in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 14.0.1 risulta respinto.
Emendamenti relativi all’articolo 15.
Posto in votazione, con il parere favorevole del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 15.1 risulta approvato.
Posto, viceversa, in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 15.2 risulta respinto.
La senatrice GARAVINI (IV-PSI), su invito del relatore Vattuone e della rappresentante del
Governo, accetta di trasformare l’emendamento 15.3 nell’ordine del giorno G/1893/000/4, pubblicato in allegato.
Posto, viceversa, in votazione, con il parere contrario del relatore Vattuone e della rappresentante del Governo, l’emendamento 15.4 risulta respinto.
Emendamenti all’articolo 16.
Posti a voti separatamente con il parere contrario del relatore e del governo, gli emendamenti 16/100/1, 16.100/2, 16.2 e 16.3 sono respinti.
L’emendamento 16.100 viene accantonato.
L’emendamento 16.1 è considerato decaduto.
Emendamenti all’articolo 17.
Posti a voti separatamente con il parere contrario del relatore e del governo, gli emendamenti 17.1 e
17.3 sono respinti
L’emendamento 17.2 è ritenuto decaduto.
L’emendamento 17.4 è accantonato.
L’emendamento 17.5 è ritirato.
Posto al voto con il parere favorevole del relatore e del governo, l’emendamento 17.6 è approvato.
Emendamenti all’articolo 18.
Posto al voti con il parere contrario del relatore e del governo, l’emendamento 18.1 è respinto
Gli emendamenti 18.2 e 18.3., di uguale contenuto, sono accantonati.
Emendamenti all’articolo 19.
L’emendamento 19.1 è ritirato.
Posti a voti separatamente con il parere contrario del relatore e del governo, gli emendamenti 19.2 (testo 2 ), 19.4 (testo2), 19.5 19.8 e 19.9 sono respinti.
Posto al voto con il parere favorevole del governo, gli emendamenti 19.3, 19.4, 19.6 (cui il senatore Mininno aggiunge la propria firma) e 19.7 sono approvati.
L’emendamento 19.4/1 è considerato decaduto.
ORDINE DEL GIORNO ED EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE
N. 1893
G/1893/000/4 (già em. 15.3)
Garavini
La Commissione,
impegna il Governo
a far sì che le scuole di formazione, di base e le accademie militari organizzino corsi di formazione sindacale a favore dei rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, riconosciute rappresentative a livello nazionale ai sensi dell’articolo 13.
Art. 2
2.6 (testo 2)
Rauti, Petrenga
Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:
«2-bis. L’attività sindacale è volta alla tutela degli interessi collettivi degli appartenenti alle Forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare. Tale attività non può interferire con lo svolgimento dei compiti operativi o con la direzione dei servizi.».
2.6
Rauti, Petrenga
Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:
«2-bis. L’attività sindacale è volta alla tutela degli interessi degli appartenenti alle Forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare. Tale attività non può interferire con lo svolgimento dei compiti operativi o con la direzione dei servizi.».
Art. 3
3.5/2 (testo 2)
Candura, Fusco, Pepe, Casolati
All’emendamento 3.5, al capoverso «al comma 2» aggiungere infine il seguente periodo: «Secondo le medesime modalità il Ministero competente accerta, almeno ogni tre anni, la permanenza dei requisiti di cui all’articolo 2»
3.5/2
Candura, Fusco, Pepe, Casolati
All’emendamento 3.5, al capoverso «al comma 2» aggiungere infine il seguente periodo: «Secondo le medesime modalità il Ministero competente accerta, ogni tre anni, la permanenza dei requisiti di cui all’articolo 2»
Art. 9
9.1 (testo 3)
Mininno, Ortis, Di Micco, Abate, Angrisani, Crucioli, Lezzi, Giannuzzi
Al comma 1, sostituire le parole «le attività sindacali fuori dell’orario di servizio» con le seguenti: «l’attività sindacale fuori dal servizio»;
9.1 (testo 2)
Mininno, Ortis, Di Micco, Abate, Angrisani, Crucioli, Lezzi, Giannuzzi
Apportare le seguenti modificazioni:
a)al comma 1, sostituire le parole «le attività sindacali fuori dell’orario di servizio» con le seguenti: «l’attività sindacale fuori dal servizio»;
b) dopo il comma 1, inserire i seguenti:
«1-bis. A ciascuna delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentativa a livello nazionale, ai sensi dell’articolo 13 è concesso, nella sede centrale dell’amministrazione di riferimento, l’uso gratuito di un locale da adibire ad ufficio sindacale, tenuto conto delle disponibilità obiettive e secondo le modalità determinate dall’amministrazione, sentite le associazioni.
1-ter. Alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari è concesso, nei reparti con un organico di almeno 200 unità, l’uso gratuito di un locale comune da adibire ad ufficio sindacale, tenuto conto delle disponibilità obiettive e secondo le modalità determinate dall’amministrazione, sentite le associazioni.»;
c)sostituire il comma 4 con il seguente: «4. La ripartizione del contingente dei distacchi sindacali e dei permessi retribuiti tra le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale è effettuata con lo stesso decreto del Ministero per la pubblica amministrazione di cui all’articolo 13, comma 2.»;
d)dopo il comma 4 inserire il seguente: «4-bis. In sede di prima applicazione il numero totale dei distacchi sindacali è fissato nel rapporto di una unità ogni 2.000 militari in organico per ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare, mentre il numero totale dei permessi sindacali retribuiti è fissato in quattro ore annue per ciascun militare in organico a ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare.»;
e)al comma 6, dopo le parole «in ogni momento» inserire le seguenti: «e a richiedere l’assegnazione degli stessi ad altro personale» e sopprimere l’ultimo periodo;
f)dopo il comma 7, inserire i seguenti:
«7-bis. Per gli avanzamenti ad anzianità, il militare in distacco è promosso al grado superiore, in ordine di ruolo, sulla base dei soli minimi di anzianità, prescindendo dagli altri requisiti e dall’inserimento in aliquote e quadri di avanzamento.
7-ter. Per gli avanzamenti a scelta, nel caso in cui il numero delle promozioni corrisponde a quello degli idonei dell’intera aliquota di avanzamento, il militare in distacco è promosso al grado superiore sulla base dei soli minimi di anzianità, prescindendo dagli altri requisiti e dall’inserimento in aliquote e quadri di avanzamento, in ordine di ruolo, dopo l’ultimo dei militari promosso e presente in aliquota.»;
g)sopprimere il comma 8;
h) al comma 9, sostituire le parole «I dirigenti» con le seguenti: «Le cariche direttive»;
i) al comma 15, primo periodo: sostituire le parole «Ministero della funzione pubblica» con le seguenti: «Ministero per la pubblica amministrazione» e sopprimere le parole: «rappresentative a livello nazionale ai sensi dell’articolo 13».
9.4 (testo 2)
IL RELATORE
Dopo il comma 1, inserire il seguente comma:
1-bis. Alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari riconosciute rappresentative a livello nazionale ai sensi dell’articolo 13, è concesso, nella sede centrale e in quelle periferiche di livello areale e comunque non inferiore al regionale, compatibilmente con le disponibilità e secondo le modalità determinate dalla singola Amministrazione, informate le Associazioni, l’uso gratuito di un locale comune da adibire a ufficio delle associazioni stesse.
9.4
IL RELATORE
Dopo il comma 1, inserire il seguente comma 1 bis:
1-bis. Alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari riconosciute rappresentative a livello nazionale ai sensi dell’articolo 13, è concesso, nella sede centrale e in quelle periferiche di livello non inferiore al regionale, compatibilmente con le disponibilità e secondo le modalità determinate dalla singola Amministrazione, l’uso gratuito di un locale comune da adibire a ufficio delle associazioni stesse.
Art. 10
10.1 (testo 2)
Mininno, Ortis, Di Micco, Abate, Angrisani, Crucioli, Lezzi, Giannuzzi
Al comma 1, sostituire le parole «fuori dall’orario di servizio» con le parole: «fuori dal servizio».
10.1
Mininno, Ortis, Di Micco, Abate, Angrisani, Crucioli, Lezzi, Giannuzzi
Apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, sostituire le parole «fuori dall’orario di servizio» con le seguenti: «fuori dal servizio»;
b) al comma 2, sostituire le parole «materie di competenza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari» con le seguenti: «argomenti attinenti alla tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori militari, con esclusione di quelli soggetti a classifica di segretezza».
10.2 (testo 2)
Rauti, Petrenga
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:
“4-bis. I comandanti o i responsabili di unità garantiscono il rispetto della presente legge, favorendo l’esercizio delle attività delle associazioni professionali tra militari a carattere sindacale.”
10.2
Rauti, Petrenga
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:
“4-bis. I comandanti o i responsabili di unità, a qualsiasi livello, devono garantire il rispetto dei diritti sindacali e favorire l’esercizio delle funzioni.”
Art. 13
13.3/2 (testo 3)
Mininno, Ortis, Di Micco, Giannuzzi, Lannutti, Crucioli, Angrisani
All’emendamento 13.3, dopo il comma «1-quater» inserire, in fine, il seguente comma:
«1-quinquies. In via transitoria, il contributo sindacale minimo previsto dal comma 1-bis, è ridotto:
a) del 50 per cento, limitatamente al primo anno dalla data di entrata in vigore della presente legge;
b) del 20 per cento, per il secondo anno successivo alla data di entrata in vigore della presente legge.».
13.3/2 (testo 2)
Mininno, Ortis, Di Micco, Giannuzzi, Lannutti, Crucioli, Angrisani
All’emendamento 13.3 apportare le seguenti modificazioni:
a)dopo il comma «1-quater» inserire il seguente comma:
«1-quinquies. In via transitoria, il contributo sindacale minino previsto dal comma 1-bis, è ridotto:
a) del 50 per cento, limitatamente ai primi tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge;
b) del 20 per cento, decorsi tre anni dall’entrata in vigore della presente legge e per i successivi quattro anni.».
b) Aggiungere, in fine, il seguente periodo:
«Conseguentemente sopprimere il comma 3 dell’articolo 19.»