Con lettera del 19 ottobre 2020, il Segretario Generale del Sindacato Nazionale Finanzieri, unitamente al Segretario Generale Provinciale del SIULP, avevano inviato una lettera al Sindaco di Milano evidenziando come, fin dall’inizio della pandemia, gli operatori della sicurezza si erano posti quali interpreti del delicato ruolo di mediazione fra il garantismo delle libertà costituzionalmente riconosciute e l’esigenza di attuare l’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da COVID-19.
Tutto ciò con il dispiego di ingenti risorse umane e con un carico di controlli crescente in misura esponenziale, anche in luoghi che per natura logistica costituiscono l’humus ideale per la formazione di assembramenti (stazioni ferroviarie, aeroporti etc…).
A margine, era stata rappresentata la difficoltà che si apprestavano a vivere le donne e gli uomini in divisa, in gran parte residenti al di fuori della città, per ciò che concerneva la fine della sospensione dell’Area B, il cui ripristino avrebbe costretto numerosi operatori a raggiungere la sede lavorativa mediante i mezzi pubblici che prevedevano e prevedono ancora orari non concilianti con i turni effettuati dal personale, molto spesso costretto a trattenersi oltre l’orario ordinario per esigenze connesse al servizio.
Era stato quindi chiesto al Sindaco di Milano un incontro al fine di addivenire ad una soluzione che potesse contemperare le esigenze di carattere sociale con quelle degli operatori della sicurezza.
Rispondendo alla richiesta formulata dal SINAFI e dal SIULP, l’Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici del Comune di Milano ha quindi comunicato la sospensione dell’Ordinanza sindacale richiamata, con ciò ripristinando la possibilità per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine di raggiungere la sede lavorativa anche mediante i mezzi privati.