E’ iniziato il 29 ottobre 2019 l’esame congiunto delle Commissioni I e IV del Senato dello “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia (n. 119)”.
Nel corso della seduta la Senatrice Roberta Pinotti (PD), relatrice per la I Commissione, ed il Senatore Cataldo Mininno (M5S), relatore per la IV Commissione, hanno illustrato i contenuti della bozza di decreto correttivo.
E’ stata aperta poi la discussione, nel corso della quale è stato in particolare evidenziato:
- la necessità di svolgere un ciclo di audizioni informali sul provvedimento che è molto ampio e complesso [senatore Augussori (L-SP-PSd’Az)]
- che anche in passato, i provvedimenti di riordino sono stati, di fatto, funzionali a compensare – con avanzamenti e riconfigurazioni di carriera – l’inadeguatezza retributiva patita dal personale del comparto sicurezza e difesa. Contemporaneamente a ciò, tuttavia, le riconfigurazioni delle carriere hanno anche dato luogo, in concreto, a disallineamenti e sperequazioni, creando una situazione particolarmente delicata e complessa [senatore Gasparri (FI-BP)];
- la sperequazione patita da circa 70 ufficiali della Guardia di finanza, che, al termine della procedura concorsuale, si sono visti assegnare un trattamento differente rispetto ai pari grado dell’Arma dei carabinieri, con conseguente rischio dell’apertura di contenziosi [senatrice Piarulli (M5S)].
Al termine della discussione il sottosegretario Crimi ha assicurato la “disponibilità del Governo a recepire le proposte di miglioramento del testo, anche in merito alla questione dell’esclusione, nello scorrimento della graduatoria, dei candidati risultati idonei all’ultimo concorso per agenti di polizia”, informando i membri delle Commissioni che “l’Esecutivo ha già reperito ulteriori risorse, pari a circa 60 milioni di euro, da destinare al comparto sicurezza e difesa: a tal fine, è in corso di predisposizione un emendamento da riferire al disegno di legge n. 1493, in materia di riorganizzazione dei Ministeri, in corso di esame presso la Commissione affari costituzionali, per intervenire prima dell’avvio della sessione di bilancio”.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
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