Era il pomeriggio dell’11 aprile 2018, quando l’incessante tam tam dei messaggi sui social diffondevano il comunicato stampa della Corte Costituzionale, era chiaro a tutti, cadeva il divieto di associazione sindacale per i militari!
Lavoratrici e i lavoratori in divisa, potevano finalmente far rappresentare i propri interessi professionali come un qualunque cittadino di questo Paese.
Fu bello chiamarla, la primavera dei diritti, arrivata dopo innumerevoli stagioni di rivendicazioni e delusioni, ogni volta masticate con l’intimo convincimento che sarebbe giunto anche per tutto il personale della Guardia di Finanza, per il mondo militare, il momento della considerazione, della maggior tutela, della pari dignità.
E’ trascorso oramai quasi un anno e come già più volte ridiscusso, chi avrebbe immaginato che proprio nel bel mezzo dell’affannosa rincorsa delle Organizzazioni sindacali di tutto il Paese, nel recuperare quell’empatia preziosa e necessaria con il mondo del lavoro, potesse arrivare il via libera per l’ingresso dei diritti nelle caserme?
Ci lasciamo alle spalle, 11 mesi di appassionata discussione, dibattiti e illuminanti iniziative portate avanti, nell’assenza di un sindacato, dall’Associazione Sicurezza CGS, con le quali si è cercato di coinvolgere personalità del mondo giuridico, accademico, della politica e degli stessi Sindacati delle altre Forze di polizia, con la premura di tenere alto il tenore tecnico e l’interesse riguardo alla nascita delle Associazioni sindacali tra i militari.
Siamo giunti a Roma, il 2 marzo 2019, giorno memorabile, un sogno che si materializza nei volti dei numerosissimi colleghi, arrivati da ogni luogo d’Italia per sottoscrivere il battesimo del SI.NA.FI., con gli occhi traditi dalla commozione e il cuore a mille, quando la NOSTRA creatura, stava per essere accolta nell’auditorium dall’inno di Mameli.
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Ci piace ri-condividere questo eloquente pensiero di S. Francesco d’Assisi, nel suo instancabile prodigarsi per i pìù poveri, per gli ultimi, per quelli senza voce, che non può che essere la sintesi, di tutta la passione e l’impegno che sin dall’inizio, davvero pochi, poi in tanti, hanno profuso per raggiungere questo traguardo.
A questa nuova, appassionante sfida, il Friuli Venezia Giulia, non poteva mancare, la presenza di Franco Passaretti, Bartolomeo Cammarino, Paolo Branella, Domenico Frigenti, Roberto Moscatelli, Stefano Tam, vuole essere da sprone per tanti nostri amici e colleghi che magari quel giorno avrebbero voluto esserci e sicuramente ci saranno in futuro, per rendere il SI.NA.FI, concreto, propositivo e coerente.
Tutte le Fiamme Gialle ….lo meritano!
Gruppo fondatori Friuli Venezia Giulia