Riportiamo uno stralcio degli articoli apparsi sul quotidiano Il Tempo nelle giornate del 1° e del 2 giugno dai quali emerge con chiarezza la posizione del Si.Na.Fi. in merito alle note polemiche che hanno accompagnato la celebrazione della Festa della Repubblica a Roma.
In particolare, il Segretario Generale del Si.Na.Fi. Eliseo Taverna ha dichiarato di ritenere “che le forze armate stiano “vivendo un periodo molto delicato e questo certo non per colpa dell’operato dell’attuale ministro della Difesa, ma per le forti resistenze al cambiamento e verso la democratizzazione delle funzioni rappresentative sindacali che la Corte Costituzionale ha riconosciuto anche al personale militare. Certamente il ministro della Difesa attuale non può essere annoverata fra coloro che on si stanno spendendo per mettere al centro degli interessi il personale militare tutto. Sarebbe opportuno – (…) – che la classe politica facesse una riflessione sulle decine di alti generali che ogni anno lasciano le forze armate con laute pensioni e liquidazioni e vengono assunti in qualità di altri dirigenti ai vertici di aziende private, pubbliche o negli organi giurisdizionali e di controllo dello Stato”.
In merito proprio al progetto di legge di sindacalizzazione del personale militare presentato dall’Onorevole Emanuela Corda del Movimento 5 Stelle, è stato evidenziato come, “viste le proteste delle associazioni sindacali costituite nei mesi scorsi, alcune delle quali (come il Sindacato nazionale finanzieri) avevano deciso di “organizzare la prima manifestazione di piazza per la prima decade di giugno per denunciare pubblicamente la grave stortura che le forze di Governo stanno mettendo in atto in merito al riconoscimento della libertà sindacale per i finanzieri e per i militari in genere”, la questione è rientrata pare grazie all’intervento della Trenta”.
Fonte: Il Tempo 1 e 2 giugno 2019