Il SINAFI scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati ed ai Presidenti dei Gruppi parlamentari.
La Segreteria Nazionale del SINAFI, prendendo spunto dalla recente sentenza della Corte Costituzionale n. 130/2023, ha chiesto l’adozione di idonea iniziativa legislativa che ponga definitivamente fine al differimento della corresponsione del trattamento di fine servizio del personale del pubblico impiego, auspicando che chi detiene il potere legislativo di questo Paese, sotto qualsiasi forma, voglia cogliere con la massima tempestività le condivisibili osservazioni formulate dalla Corte Costituzionale, ponendo fine ad un differimento nella corresponsione del TFS che, ad oggi, viene avvertito dagli aventi diritto come un illegittimo “sequestro”, sia pur temporaneo, di somme dovute a chi per anni ha prestato la propria opera al servizio delle Istituzioni democratiche, con alto senso civico e dello Stato.
Difatti, il Giudice delle leggi ha sostanzialmente, con grande chiarezza, “censurato” la previsione normativa che consente all’ente erogatore la liquidazione del TFS decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro nei casi di collocamento in congedo per limiti di età.
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