E’ proseguito in I Commissione Affari Costituzionali del Senato l’esame del disegno di legge A.S. 876 e dei connessi A.S 971 e A.S. 1537 aventi per oggetto “Estensione alle vittime del dovere dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo”.
In particolare, nel corso della seduta del 19 febbraio 2020, è stata decisa la congiunzione con il disegno di legge A.S. 1215, a prima firma del senatore Trentacoste (M5S), avente per oggetto “Equiparazione delle vittime di mafia alle vittime del terrorismo”.
Nel dibattito sono intervenuti:
- il senatore CORBETTA (M5S), il quale ha chiesto alla rappresentante del Governo, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi, di fornire informazioni dettagliate sulle risorse disponibili per l’attuazione dei provvedimenti in titolo, ritenendo necessaria, al fine di superare le difficoltà incontrate finora, una ricognizione precisa dei fondi necessari per la copertura degli oneri, prima di proseguire l’iter dei provvedimenti in esame;
- il sottosegretario MALPEZZI, il quale ha assicurato che trasmetterà la richiesta agli uffici competenti, affinché forniscano al Comitato ristretto le informazioni necessarie per lo svolgimento di un lavoro accurato, anche al fine di favorire la collaborazione tra le forze politiche;
- il senatore D’ALFONSO (PD) sottolineando che, a causa di una interpretazione restrittiva della giurisdizione della Corte dei conti in materia di controversie inerenti la concessione dei benefici per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, il diritto soggettivo riconosciuto in capo alle vittime e ai loro familiari superstiti è ora ritenuto soggetto a prescrizione e addirittura a decadenza. Ad avviso del senatore D’Alfonso si dovrebbe tornare a considerarlo imprescrittibile, come negli anni Cinquanta.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.