La Segreteria Nazionale del Sinafi ha inteso interessare il Comando Generale in merito agli effetti della circolare avente per oggetto “Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 settembre 2022 recante le modalità ed i criteri di ripartizione, in favore dei militari del Corpo, dei proventi delle sanzioni pecuniarie ai sensi della Legge 7 febbraio 1951, n. 168”.
Ciò si è reso necessario in quanto questa Organizzazione sindacale è stata destinataria di diverse segnalazioni da parte di soci e non nelle quali si formulavano alcune osservazioni sui criteri di ripartizione dei premi in argomento e sugli effetti degli stessi sotto il profilo motivazionale e dei rapporti interpersonali tra gli appartenenti al Reparto.
Nel merito, dopo una serie di valutazioni effettuate con il giusto spirito critico ed in un’ottica di benessere organizzativo e del personale, sono state quindi indirizzate all’Organo di vertice alcune osservazioni e considerazioni, con il consueto approccio collaborativo e costruttivo.
Nell’occasione, è stato evidenziato come vi sia stato un vuoto assoluto nella comunicazione del personale individuato sia come “accertatore” che come “meritevole”, come invece avviene per la concessione delle ricompense di ordine morale che vengono pubblicate con “Ordine del giorno”. La mancanza di conoscenza certa dei nominativi individuati, si ritiene abbia fatto venir meno la funzione di “esempio” a cui tendono tutti i sistemi premiali, lasciando che il dubbio, o ancor peggio il pettegolezzo, serpeggino tra il personale con potenziali gravi ripercussioni sul piano motivazionale.
Si è quindi rappresentato al Comando Generale, per la prossima procedura annuale di rilevazione degli aventi titolo, di ritenere che la stessa dovrebbe:
- essere del tutto trasparente, con la pubblicazione dei nominativi;
- coinvolgere, in ogni modo possibile, i colleghi e la gerarchia intermedia nell’individuazione dei colleghi generalmente riconoscibili come “meritevoli” da entrambi;
- essere connotata da criteri tendenzialmente più oggettivi e comunque tenere in considerazione l’impatto motivazionale della scelta del singolo sul personale a vario titolo coinvolto nella medesima attività, qualora, per ristrettezza dei premi da attribuire, non possa esserne anch’egli destinatario: il prescelto, si ribadisce, deve essere riconosciuto anche dagli altri quale personalità dotata di apprezzate capacità umane, morali, professionali e intellettuali, tali da determinare un giusto spirito di emulazione.
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