Ultime Notizie:

Contrattazione 2022 – 2024. la penna resta nel taschino della giacca. | il Sinafi interviene a tutela del personale at-pi di Milano. | VIGILANZA AI SEGGI ELETTORALI 8 – 9 GIUGNO: IL SINAFI INTERVIENE CON DUE DIVERSE NOTE AFFINCHE VENGANO RISPETTATI GLI OPERATORI E LA NORMATIVA | G7 – GLI INTERVENTI DEL SINAFI E RASSEGNA TV E WEB | ONLINE LA NUOVA BROCHURE INTERATTIVA SUI SERVIZI OFFERTI AI SOCI SINAFI | SINDACATI MILITARI. IL DIRITTO E….IL ROVESCIO | Istituzione del Giorno dei caduti delle Forze di polizia. Disegno di Legge A.S. 1075. | SINAFI. 24 aprile 2024. Esito apertura tavolo contrattuale. | IL SINAFI CONVOCATO PER IL RINNOVO CONTRATTUALE. | FAMIGLIA E GENITORIALITA’. DUE DIRITTI CONNESSI DA TUTELARE. di Alessandro Margiotta | Importante novità per le famiglie. Legge di bilancio 2024. | Costituzione Segreteria Interregionale Si.Na.Fi. Puglia e Basilicata | VALENZA DELLE PREROGATIVE IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE DEL PERSONALE. di Orazio Fusaro – Socio SINAFI Toscana. | IL SINAFI PRESENTA IL “MODELLO PARTECIPATIVO” | LA TRASVERSALITA’ DELLE TUTELE SINDACALI. di Alessandro Margiotta | Il SINAFI scrive al Comando Generale sull’attribuzione dei premi per il personale “accertatore” e “meritevole”. | ONLINE LA NUOVA BROCHURE INTERATTIVA SUI SERVIZI OFFERTI AI SOCI SINAFI | VISITE FISCALI DEL SETTORE PUBBLICO. Il T.A.R. Lazio dichiara illegittime le fasce orarie di reperibilità. | LETTERA APERTA A SOCI, REFERENTI E DIRIGENTI | Pensioni. Ancora nessuna variazione sui requisiti anagrafici e contribuitivi per il biennio 2025/2026. | AVVISO PER I SOCI. Ricorso risarcimento danno previdenza complementare. Studio Legale Avvocato Agnelli | CONTRATTI DELLE FORZE DI POLIZIA. OCCORRE SERIETÀ’! | Differimento corresponsione TFS. Sentenza Corte Costituzionale n.130/2023. | La libertà di espressione e il caso Vannacci. | AVVISO PER I SOCI. Ricorso previdenza complementare. Studio Legale Militare Avvocato Tedeschi | T.A.R. Lazio. Trasferimento legge 104/1992. L’unico limite è l’impossibilità di concedere il richiesto trasferimento. Fattispecie. | Sistema pensionistico del personale del comparto. Disegno di Legge A.S. 768. | Rischio microclimatico alla sede di Savona. Il Sinafi scrive al Comando Generale. | “RISERVA” O “AUSILIARIA”. SPUNTI PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE. *di Alessandro Margiotta | Criticità nelle procedure di prenotazione dei servizi alloggiativi del Corpo. Il Sinafi scrive al Comando Generale. | “Moltiplicatore” e pensioni militari. La Corte dei Conti d’Appello esclude il diritto ai riformati prima del compimento del limite d’età ordinamentale. | T.A.R. Lazio. Transito agli impieghi civili. Al pagamento delle ferie non godute deve provvedere l’Amministrazione di provenienza. | Identificazione agenti in servizio di ordine pubblico e microtelecamere. Disegno di Legge A.S. 256. | Grave e disagevole carenza di alloggi per il personale del Corpo. Il SINAFI scrive al Comando Generale. | 21 Giugno 2023 – il Si.Na.Fi. al 249° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza | AVVISO IMPORTANTE PER GLI ISCRITTI SINAFI. Registrazione sul portale Assicurativo dedicato, ONE Broker/Unipol Sai | Disagi psicosociali ed inidoneità al servizio. Il SINAFI chiede modifiche alle norme che regolano l’idoneità al servizio. | Secondo il Consiglio di Stato la distanza ed i tempi di percorrenza non agevoli per consumare i pasti nella mensa di servizio impongono la corresponsione del ticket restaurant. | Personale ATPI inviato in missione in alloggi ALMIS non confacenti ed in linea con gli standard previsti. Il SINAFI scrive al Comando Generale | Grave carenza di personale a Ponte Tresa. Il SINAFI interviene a tutela dei processi di lavoro e del clima organizzativo | Avviso ai soci. Si rammenta che la convenzione SINAFI/CAF-INAS CISL é decaduta per effetto del divieto contenuto nella legge 46/22. | AVVISO PER I SOCI. PRIMO ADDEBITO CONTRIBUTO SINDACALE MENSILE. | Identificazione agenti in servizio di ordine pubblico e microtelecamere. Disegno di Legge A.S. 289. | AVVISO PER I SOCI. Ricorso risarcimento danno previdenza complementare. Studio Legale Avvocato Giulio Agnelli | Assemblea sindacale presso la Scuola Nautica di Gaeta. Il SINAFI incontra, per la prima volta nella storia, anche il personale in formazione. | Circolare sulla rotazione degli incarichi di Comando. Il SINAFI chiede modifiche al fine di salvaguardare processi di lavoro e clima organizzativo | Azzeramento punteggi SPE.QU.AB. Il SINAFI interviene a tutela del personale | Destinazione del tre per mille dell’Irpef al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Disegno di Legge A.S. 628. | Limitazione ingiustificata nella corresponsione dei ticket restaurant. Il SINAFI interviene nuovamente sulla problematica. | Trasferimento ai sensi dell’articolo 42 bis del D.Lgs. n. 151/2001. Illegittimo il diniego fondato solo su carenze di organico. | T.A.R. Lazio. Diritto al compenso sostitutivo delle ferie non godute. | Sistema pensionistico del personale del comparto. Disegno di Legge A.S. 606. | Ticket restaurant assegnati al personale con mesi di ritardo. Il SINAFI interviene a tutela del personale del Corpo accasermato. | Riflessi del nuovo Codice dei contratti pubblici sul personale del Corpo. Il SINAFI scrive al Comando Generale. | Da Lunedi 13 marzo il personale GdF in pensione, che ha optato per l’Ausiliaria, inclusi i richiamati in servizio, potrà rilasciare la delega di pagamento per la trattenuta sindacale mensile a favore del SINAFI | Si.Na.Fi. Liguria si rivolge alla stampa. Inaccettabili i ritardi nella corresponsione dei buoni pasto ai finanzieri | Con l’iscrizione al SINAFI ogni socio avrà gratuitamente una polizza RCT Capo Famiglia, che coprirà tutto il nucleo familiare convivente | Stipulata importante convenzione riservata agli iscritti SINAFI e familiari con la Oxford College Mita. | Avviso per i soci SINAFI aderenti, con lo Studio Legale Militare Tedeschi, al ricorso per il risarcimento del danno da mancato avvio della previdenza complementare | Inaccettabili ritardi nell’assegnazione dei ticket restaurant. Il SINAFI scrive al Comando Generale | Si.Na.Fi.: Primo sindacato della Guardia di Finanza per azioni a tutela dei Finanzieri | Il Prof. Tito Boeri non alimenti la rabbia sociale. Le indennità del personale del comparto difesa e sicurezza non sono sterili privilegi ma il ristoro per la peculiarità di status e d’impiego | Difendiamo chi ci difende: Criticità della legge militare. Bari 14 Febbraio 2023 ore 18.00 Hotel Majesty | Moral suasion. Garantire l’esercizio dei diritti del personale. | DDL per la perequazione dei trattamenti pensionistici del personale del comparto difesa/sicurezza e soccorso pubblico. Il SINAFI chiede di essere audito dalla Commissione lavoro del Senato. | Polizza sanitaria Enti Assistenziali e Previdenziali. Il Si.Na.Fi. scrive al Comando Generale per ottimizzare le procedure di adesione. | Mancata corresponsione dell’indennità di presenza esterna al personale che presta servizio presso gli Uffici del PP.MM. | AVVISO – I rinnovi e le iscrizioni al SINAFI per il 2023 saranno aperti a breve. | Ricorso per il mancato avvio della previdenza complementare. Fissata l’udienza per i ricorrenti Sinafi/Studio Legale Enrico Tedeschi. | Mancato rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di abiti civili. L’ennesima battaglia del SINAFI verso una grave sperequazione. | INDENNITA’ DI COMPENSAZIONE – AVVISO PER I SOCI SINAFI | No allo sfratto di 50 famiglie di appartenenti alle FF.PP. Il SINAFI chiede l’intervento delle Istituzioni | Contenzioso amministrativo e giurisdizionale – Tra legittime resistenze e liti temerarie. | Lettera congiunta al Governo ed ai Ministri delle OO.SS. | Ancora codici identificativi per il personale delle Forze di polizia impegnato in servizio di ordine pubblico? Proposta di Legge A.C. 89. | Bologna, 09 novembre 2022. Conferenza “Il Lavoro tra motivazione e complessità”. | Viaggi collettivi estenuanti, con autobus dell’Amministrazione, per raggiungere la sede del concorso. Il SINAFI scrive al Comando Generale! | Politica e comparto sicurezza. Storie di ordinaria amnesia. | Consiglio di Stato. Diritto all’indennità di missione nei casi di distacco. | “Una tragica scelta che trova la sua genesi in un profondo mal di vivere” | Ricorso per risarcimento danno da mancato avvio previdenza complementare. Avviso ai ricorrenti SINAFI aderenti con lo Studio Legale Agnelli e Partners | Ennesima tragedia! Un collega si toglie la vita a Pistoia preannunciando il gesto estremo con una mail a TusciaWeb. | Ricorso per risarcimento danno da mancato avvio previdenza complementare. Avviso ai ricorrenti SINAFI. | Proposta di Legge A.C. 3667. Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro nel comparto sicurezza e difesa. | Siulp e SINAFI presenti a sostegno della “Lotta alla mafia per la difesa della democrazia” | Disegno di Legge A.S. 2615. Modifiche alla legge sulla sindacalizzazione del personale militare. | OO.SS. dei comparti sicurezza e difesa e del soccorso pubblico. Costituito il coordinamento per i disagi psicosociali. | Mancato pagamento delle ferie non godute. Il SINAFI scrive al Comando Generale ed al CIAN. | SINAFI. Alcuni reparti non presentano il Modello C per il personale ricoverato per Covid 19! | Il Si.Na.Fi. sempre più vicino ai propri iscritti. Avviato il progetto “Ascolto Amico”. | Congedi di paternità.  Prossima l’armonizzazione della disciplina in ambito pubblico e privato. | Problematiche legate alla pausa pranzo e alla corresponsione dei Ticket restaurant in Puglia. Il SINAFI interviene per tutelare i diritti del personale | Personale ATPI qualificato scorte di sicurezza. Il SINAFI interviene per garantirne l’effettivo impiego | Impiego e carenza d’organico personale ATPI Agrigento. Il SINAFI interviene con determinazione a garanzia del personale. | Sindacalizzazione del personale militare. La Commissione Difesa della Camera approva. Il testo passa all’Aula. | Lungaggini nell’adeguamento stipendiale e nella corresponsione degli arretrati. Il SINAFI unitamente ad altre sigle scrive al Presidente del Consiglio e ai Ministri | Brochure SINAFI. Conoscere e capire i propri diritti pensionistici | Il dilemma dell’Ausiliaria e del Moltiplicatore contributivo che solo un sindacato credibile può dirimere | Ricorso Previdenza complementare e risarcimento del danno. Gli studi legali pronti alla presentazione della messa in mora e costituzione in giudizio | Comunicazione per i soci aderenti al ricorso avverso il mancato avvio della previdenza complementare. Avv. Enrico Tedeschi. | Sindacalizzazione del personale militare. Acquisiti tutti i pareri delle Commissioni consultive. | Pensioni personale militare. L’I.N.P.S. riconosce l’aliquota del 2,44% anche al personale con anzianità inferiore a 15 anni al 31 dicembre 1995. | Proposta di Legge A.C. 3277. Sistema previdenziale per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. | Sindacalizzazione del personale militare. Nessuna modifica dalla Commissione Difesa della Camera sul testo approvato dal Senato. | SINAFI Flash – Assegno unico familiare! | Sindacalizzazione del personale militare. Inizio esame in Commissione Difesa della Camera dei Deputati. | Segreteria Regionale Lazio. Avviato il Progetto “ascolto amico”. Supporto tra pari per la prevenzione dei disagi sociali. | Previdenza Complementare. Avviso per i soci aderenti al ricorso per il risarcimento danno. | Si.Na.Fi. Emilia Romagna – Progetto formativo “Sicurezza Informatica e dintorni” | Libertà sindacali del personale militare. Le Organizzazioni sindacali rivendicano il proprio ruolo sociale e scrivono al Presidente del Consiglio dei Ministri. | La due giorni degli Stati Generali dei Sindacati dei Militari per la sicurezza e per i diritti. | Scarica App Sinafi Mobile. Per rimanere sempre aggiornati sui diritti economici e sociali dei Finanzieri | Ricorso SINAFI sulla Previdenza Complementare. Aggiornamento Iban Studio Legale Enrico Tedeschi. | Ricorso SINAFI sulla Previdenza Complementare. Prorogato al 15 Aprile il termine per l’adesione | Risarcimento danno mancato avvio previdenza complementare. Parte il ricorso dei legali convenzionati SINAFI | Grazie alle azioni di tutela SINAFI il FAF erogherà sussidi Covid anche ai finanzieri che sono risultati positivi ai test sierologici | Congresso Nazionale SINAFI. Programmato per il 25 e 26 giugno 2021 | Contratto di lavoro comparto sicurezza e difesa. Oggi alle 16.00 apertura del tavolo di contrattazione. | Libertà sindacale. Ricorso CEDU. Ufficio Agente Governo Italiano ammette violazione diritti, dando ragione ai finanzieri ricorrenti. Ipotesi transazione per evitare contenzioso. | I chiarimenti del SINAFI in merito al diritto del personale in quiescenza al conteggio dei sei scatti in fase di erogazione del TFS | Pensioni personale militare. La scure della Corte dei Conti e le liti temerarie dell’I.N.P.S.. | Centro accoglienza Parco Roja: Grazie alle azioni SINAFI il personale AT-PI alloggiato in stanze singole con servizi esclusivi | In ricordo di Giovanni Lavalle, un grande gesto di solidarietà per le sue piccole “principesse”. | Sindacalizzazione del personale militare. In Commissione Difesa della Camera prosegue la linea “conservatrice”. | Ciao Giovanni, ti porteremo sempre nei nostri cuori! | Covid 19 e riconoscimento della condizione di vittima del dovere | Esenzione pedaggi autostradali FF:PP. e del Soccorso: Il Presidente della Regione Abruzzo risponde al SINAFI | Le OO.SS. militari approvano, all’unanimità, il manifesto dei diritti sindacali | Avviso Costituzione Segreteria Regionale Si.Na.Fi. Emilia Romagna | COMUNICAZIONE IMPORTANTE PER LE ISCRIZIONI AL SI.NA.FI. | Perché iscriversi al Sindacato Nazionale Finanzieri | CONVENZIONE SINAFI – EF ENGLISH LIVE | Il SINAFI scrive alla politica chiedendo di rivedere l’attuale indirizzo e scongiurare l’innalzamento della percentuale di contribuzione del personale al Fondo di Previdenza. | Incremento della contribuzione del personale al Fondo di Previdenza. Una scelta sbagliata nei tempi e nei modi. di Alessandro Margiotta – Segretario Generale SINAFI | Clima lavorativo del reparto A.T.P.I. di Catania: il SINAFI segnala diverse criticità che preoccupano il personale. | Il Sinafi chiede alla politica la calendarizzazione e un celere esame dei disegni di legge sulla “previdenza dedicata” del comparto sicurezza e difesa | Convenzione di “Counseling psicologico” con la dr.ssa Mastroserio (Arezzo) | Legge di bilancio 2025. Il SINAFI propone una flat tax per tredicesime e FESI. | CONTRATTO. Il SINAFI “chiama” alla PARTECIPAZIONE il Comandante Generale della Guardia di Finanza | Trattamento viveri in attivita’ di o.p. a roma: il sinafi sollecita un intervento che tuteli la salute e dignita’ del personale impiegato. | Ritardi nell’adeguamento stipendiale e corresponsione arretrati ai neo vicebrigadieri: il sinafi sollecita il co.ge. per la risoluzione in tempi brevi. |

di Giovanna Ezzis (Psicologa – Psicoterapeuta) Consulente SINAFI

L’evento di Piacenza che in prima battuta può sembrare unico nel suo genere, pare non sia così perché purtroppo nella storia delle Forze dell’Ordine è stato preceduto da altri episodi che hanno toccato non il singolo militare ma l’intera comunità militare con conseguente chiusura delle stazioni coinvolte.

Perché allora la notizia giunge a noi carica di emotività e stupore, accompagnata da un accanimento mediatico? Tutti abbiamo qualcosa da dire e da prospettare come punto di vista che, a chi legge può apparire plausibile, ma non chiarisce come sia possibile che per anni un’intera stazione operasse con disinvoltura alla luce del sole come se paradossalmente il comportamento deviante fosse stato omologato da un tacito processo culturale di norme avallate dagli encomi.

Ecco che nasce in chi scrive il bisogno di ristabilire le giuste distanze dalla verità, analizzando le dinamiche ambientali attraverso il vissuto di chi vive quotidianamente la fatica di portare avanti gli ideali di onestà, lealtà, fiducia, solidarietà, rappresentati dalla divisa che indossano in un contesto sociale non sempre facile.

Per l’occasione chi scrive ha raccolto le confidenze di un giovane amico ufficiale dei Carabinieri che   ha consentito di chiarire in lei alcuni aspetti della realtà dell’Arma a conferma di quanto già aveva appreso nella sua professione, stando   a contatto da 35 anni con i problemi dei militari dell’Arma e dei vari Corpi militari.

Partendo da un’attenta analisi psicologica di questi ultimi anni si osserva un cambiamento culturale avvenuto in seguito al G8 di Genova del luglio 2001, in cui a causa degli accadimenti avvenuti, l’indirizzo politico sugli interventi di polizia passano dal ruolo di “ripristino” al semplice ruolo di “contenimento” dell’ordine pubblico.

Le modalità operative di autonomia nella gestione delle forze di polizia cambiano, le pistole in dotazione possono essere usate dal militare non per difendersi o difendere i cittadini da un pericolo ma soltanto per rispondere al fuoco nemico.

Siamo così in presenza di un mutamento radicale del ruolo degli operatori della pubblica sicurezza, i quali sempre di più vedono svilito il loro compito di difesa dei cittadini e si vivono a loro volta facili bersagli dei delinquenti che sanno di restare impuniti. La vita militare che fino ad allora si svolgeva all’interno della caserma senza orari ben definiti, si sposta all’esterno divenendo sempre più estranea alla vita di gruppo e di solidarietà. Gli orari di permanenza all’interno della caserma sono regolamentati come in qualsiasi ufficio statale, con reperibilità per le emergenze.

La caserma non è più la casa che in sinergia con la famiglia il militare ne condivideva ideali e valori, ma un luogo di lavoro. La sua professione non è più una missione rivolta al benessere dei cittadini, ma l’espressione di un sistema codificato di regole sociali, gestite soprattutto dalla politica.

C’è sempre di più la presa di coscienza che oltre la vita militare esiste al di fuori di essa, una vita parallela che è la famiglia nucleare e quella d’origine, che nel tempo hanno subito trasformazioni e necessitano   di grande attenzione.

Paradossalmente a tutti questi mutamenti resta invariato nel contratto di lavoro dei nostri militari la fedeltà alla Bandiera e la disponibilità del sacrificio della propria vita per lo Stato.

Come abbiamo potuto notare cambiano le priorità e le prospettive, la catena di comando diviene un meccanismo per coloro che sono proiettati nel mondo esclusivo della carriera, dove si elimina tutto ciò che rappresenta un ostacolo per accedere alla cordata giusta che fornirà i gradi.

La capacità empatica alla base di una personalità di comando viene anteposta e sacrificata a favore di meccanismi di evitamento, di negazione, e di fuga dai problemi; tre meccanismi di difesa che se usati impropriamente come in questo caso mostrano una grande fragilità nella catena di comando.

Infatti in questa ottica operativa, i controlli vanno ignorati, si raccolgono solo i dati positivi utili ad evidenziare il buon andamento del servizio ad opera del comandante che si propone facilmente al grado superiore. Le incongruenze all’interno del Team di lavoro vengono celate dagli apparenti risultati ottenuti con modalità non sempre lecite. Il fattore umano viene sacrificato a beneficio delle dinamiche di gruppo mirate al solo   guadagno dei singoli componenti. La certezza dell’impunità e la consapevolezza di godere della giusta protezione, muovono le dinamiche del singolo militare ad operare in tutta tranquillità.

Il gruppo per ottenere vantaggi segue la logica della manipolazione del laeder imposto dalle gerarchie militari, il quale per opportunità d’interesse si fa da parte e cede il comando al laeder  riconosciuto dal gruppo per le caratteristiche negative necessarie per raggiungere gli obiettivi  di convenienza a cui tutti i membri del gruppo aspirano (si suppone): vantaggi di carriera, economici, di divertimento,   facile accaparramento di sostanze psicotrope per uso personale e smercio. Un sistema lavorativo e di vita lontano anni luce dai valori abbracciati il giorno del giuramento.

Questo è quanto potrebbe essere accaduto negli eventi di Piacenza, che per fortuna non sono la regola ma che vanno valutati nella giusta ottica per recuperare quella credibilità ed onestà che va restituita   all’Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi militari che da sempre hanno mostrato grande senso di responsabilità e dedizione allo Stato, sacrificando ogni giorno la propria vita a beneficio dei cittadini. Vorrei ricordare i tanti militari dell’Arma feriti e caduti facendo il loro dovere. Non voglio dimenticare neppure il dato suicidario che lo scorso anno e quello in corso registra al primo posto i carabinieri, mostrando una sofferenza da imputare non soltanto alla vita militare ma anche alla sfera familiare, nell’indifferenza di una società disposta a prendere con ingordigia, senza mai dare e dire Grazie.

Voglio concludere con una riflessione rivolta a tutti sulle nozioni delle dinamiche di   gruppo   perché nei gruppi lavorativi le persone non si scelgono, ma si ritrovano per caso con i compagni di viaggio, con alcuni sei più vicino perché condividi gli stessi valori, la stessa educazione, la stessa formazione, gli stessi interessi e interagisci più facilmente, con altri tieni le distanze emotive consentite, limitando la relazione a puri formalismi di opportunità. Più il gruppo è piccolo più agevolmente è possibile una buona interazione di gruppo dove la comunicazione passa più facilmente da un elemento all’altro.

Nei gruppi professionali c’è una gerarchia stabilita dalle opportunità e responsabilità di grado, come nei militari.

Tutti i gruppi hanno  una leadership, una guida, con un leader scelto dal gruppo se è un gruppo spontaneo, se è  imposto  come nelle  gerarchie militari,  il capo è un superiore in grado  che dovrebbe guidare le persone che gli vengono affidate dalle alte gerarchie, per competenza professionale e responsabilità verso le risorse umane che deve saper  gestire  con empatia,  priva dei toni amicali e camerateschi o di comportamenti impositivi  avversivi per imporre un ordine a volte scomodo, che sono in contrasto con il ruolo di comando che deve avere le caratteristiche  empatiche, della comprensione, della  congruenza nella comunicazione e della conoscenza tecnica.

Il segreto perché questi gruppi a volte composti da persone molto diverse e lontane fra di loro, funzionino bene, è che il singolo membro del gruppo non si senta mai solo e distante dal suo leader che deve essere interattivo con i suoi subalterni. Ciò per evitare lo stato emotivo di “solitudine” che accompagna spesso il militare di oggi non solo tra i carabinieri ma in tutte le forze di polizia chi più chi meno, condizione si suppone dovuta al vissuto di operare in una realtà sociale che fa alte richieste di sicurezza, contro la realtà povera di strumenti professionali sufficienti a difendere se stessi e gli altri.

Da quanto osservato pare emerga una falla nella catena di comando è di questo, che dovrebbero occuparsi prioritariamente le gerarchie militari e politiche, perché è a livello apicale che deve cambiare la mentalità, ridimensionando il carrierismo fine a sé stesso dei comandanti, a beneficio di uomini e donne delle risorse umane a loro affidate.

L’indagine sulle condizioni economiche di un militare seppure importanti, non sono sufficienti a spiegare quanto accaduto a Piacenza o in qualsiasi caserma della nazione. Pertanto a parere di chi scrive va rivisto il meccanismo delle selezioni, della carriera, e la gestione delle risorse umane in un’ottica di un’organizzazione basata sulla salute psicofisica, sul benessere e sulla sicurezza del militare, prioritaria rispetto a qualsiasi vantaggio rappresentato “dagli specchietti per le allodole”.

Va rivisto il codice deontologico del militare, dove il bravo comandante non è quello che evita i problemi, ma quello che li sa “fronteggiare” (coping) e “risolvere” (problem solving) mettendo al primo posto i suoi militari così da mostrare una vera attitudine al comando nell’utilizzo delle sue    capacità empatiche e riducendo le condizioni di stress ambientale.

Si ritiene sbagliato fare osservare come qualcuno ha manifestato durante un’intervista, che molti carabinieri arrivano dalle file delle forze armate e per questo motivo sono meno formati a svolgere compiti di polizia. In realtà risulta a chi scrive che l’esercito per arruolare i suoi militari sottopone i civili al test dell’MMPI  (il Minnesota  Multiphasic  Personality  Inventory) è uno dei più diffusi  test in ambito clinico e forense  per valutare le principali caratteristiche della personalità, è usato sia in campo psicologico che psichiatrico. Pertanto una personalità deviante sarebbe emersa dalla somministrazione del test o quanto meno avrebbe dato segnali di maggior attenzione sul soggetto. Inoltre è sbagliato considerare lo “spirito di corpo” nella sua accezione squalificante di forma di protezione ed impunità, perché non è così. Il tacere semmai nasce dalla mancanza dello spirito di corpo, che invece di proteggere il gruppo, evita i problemi a beneficio dei devianti e di  un superiore in carriera.

Quanti di noi si sono soffermati a capire come mai dopo tanti sacrifici per entrare nell’Arma dei carabinieri o in altri Corpi militari, uno si trasforma in delinquente, rinnegando a tutto ciò in cui fino ad un momento prima aveva creduto.  Sono certa che nessuno di loro scegliendo di diventare un carabiniere ha pensato di trasformarsi in ladro, perché ha intravvisto in questa professione l’opportunità di divenire ricco.

Perché allora assistiamo a fenomeni di gruppo trasformarsi   da onesti militari del comparto sicurezza in devianti, dove il reato pare non sia dovuto ad una occasione estemporanea del singolo individuo, ma ad una modalità comportamentale deviata nel tempo da un gruppo di militari? Chi scrive ha cercato di dare risposte ai tanti quesiti rimasti in sospeso che soltanto attraverso un cambio di mentalità sarà possibile riuscire a riportare la fiducia dei militari verso le istituzioni e viceversa, mettendo a disposizione dei servitori dello stato attenzione primaria verso il singolo militare, formazione psicologica adeguata ai gruppi di comando e strumenti idonei alla difesa personale e del cittadino in dotazione delle forze di polizia.

Qui nessuno vuole giustificare nessuno, ma restituire dignità e credibilità a chi indossa una divisa, simbolo di una eredità di valori, oggi difficile da indossare se confondiamo il ruolo di “riordino” e“contenimento” dell’ordine pubblico con il ruolo di “dipendente statale”. Maggior responsabilità e prestigio alla catena di comando con l’ascolto attento e professionale dei vari comandanti, considerati il portavoce della base e non i portatori scomodi, ostacolo per una facile carriera fine a sé stessa, costellata da una strada ricca di encomi inutili.

Alcuni anni fa, in seguito al disagio che chi scrive raccoglieva nel suo studio professionale tra i vari militari, scriveva una lettera ad un fantomatico generale, per dare voce a chi voce non aveva, qui di seguito alcuni versi:

Mon Gènèral                                                                         

La guerra di tutti i giorni non è finita.                                                                           

I militari sono preparati a mantenere

 la promessa giurata con la divisa indossata.

 Schierati in riga pronti a rallentare

a capo  del suo drappello,

non fantasmi  intenti a  meditare

  come meglio avanzare………….

…………….Mon Gènèral,

 il nemico di tutti i giorni non è sconfitto              

è la Solitudine dei suoi uomini

 nel conflitto………”

 certi  di  ammirare un comandante

le folate di vento   da affrontare………….

………Mon Gènèrale,

i suoi uomini  rispondono all’appello

Condividi.

Segretario Generale Nazionale, componente del Direttivo Regionale Emilia Romagna, Socio fondatore.

Exit mobile version