Segretario Generale del Sindacato Nazionale Finanzieri – SINAFI
Nell’occuparmi da oltre dieci anni di rappresentanza del personale della Guardia di Finanza ho sempre pensato di dover prescindere dal mio ruolo di appartenenza, cercando quindi di tutelare i colleghi di tutte le categorie e di tutti i gradi, dal primo dei finanzieri al massimo dei dirigenti, senza alcuna distinzione, pur nella diversità delle relative esigenze.
Neppure il sistema elettorale degli organismi della rappresentanza, per il quale era previsto che la mia elezione dipendesse esclusivamente dal voto dei colleghi Ispettori, ha condizionato questo mio approccio “generalista” alle problematiche del personale ed alla ricerca delle relative soluzioni.
Ritengo, infatti, che per una Amministrazione come la Guardia di Finanza le risorse umane costituiscono un valore assoluto e come tali meritano la massima attenzione, qualunque sia il ruolo, il grado, il profilo di impiego e le relative responsabilità.
E’ con questo sentire che, quindi, mi sono occupato nel corso dei miei mandati di tutta la normativa e regolamentazione interna che avesse riflessi sulla vita di tutto il personale, anche in termini di protezione sociale, di riordino dei ruoli e delle carriere e di rinnovo contrattuale.
Ebbene, questo approccio non corporativo mi ha permesso di intraprendere l’avventura sindacale nel SINAFI con il giusto spirito, nel rispetto del principio della intercategorialità della nostra organizzazione e di quella che io definisco la “trasversalità delle tutele sindacali”.
Così come ritengo che ognuno di noi è parte della stessa Amministrazione e contribuisce al suo funzionamento ed alla sua efficienza secondo il proprio livello di responsabilità, allo stesso modo ritengo che non vi sia, al suo interno, una “parte” ed una “controparte”, tantomeno sotto il profilo delle relazioni sindacali, ma che si debbano ricercare, in sinergia tra tutti gli attori interessati, quelle iniziative, interne ed esterne al Corpo, che possano condurre al miglioramento della condizione lavorativa di tutto il personale e ad una sempre maggiore efficienza dell’Amministrazione.
Ho sempre sostenuto come il benessere del personale ed il benessere organizzativo siano assolutamente interdipendenti e come tali debbano essere ricercati attraverso una completa condivisione di progettualità che vadano nella direzione del miglioramento di entrambi.
Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, ove possibile, ed un’azione sinergica in tutti gli ambiti che impattano sulle risorse umane non può che risultare utile al raggiungimento del massimo benessere organizzativo e del personale, di certo obiettivo comune dei sindacati e dell’Amministrazione.
E’ questa la linea che, in condivisione con l’intera struttura del SINAFI, ho intenzione di seguire in questa fase di svolta del processo di sindacalizzazione del personale del Corpo che a breve ci interesserà con la misurazione delle deleghe al contributo sindacale e con il riconoscimento della relativa percentuale di rappresentatività.
Sarà il massimo momento di espressione delle prerogative sindacali, che culminerà quest’anno con la nostra partecipazione alle procedure per il rinnovo contrattuale del personale, nonché nella partecipazione agli accordi sindacali relativi all’area negoziale dei dirigenti.
La trasversalità delle tutele sindacali è indice di maturità e di consapevolezza del fatto che perseguire l’interesse generale è il primo passo per il soddisfacimento degli interessi dei singoli lavoratori, qualunque sia il ruolo ed il livello di responsabilità.
Alessandro Margiotta – Segretario Generale del Sindacato Nazionale Finanzieri.