Al termine di una lunga riunione di ieri le Commissioni I e IV della Camera dei Deputati, dopo ripetute riformulazioni, hanno approvato il parere favorevole con condizioni ed osservazioni sullo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia (n. 119)”.
In particolare, nel corso della seduta del 10 dicembre 2019:
- Emanuele FIANO (PD), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la IV Commissione, ha illustrato la riformulazione della proposta di parere;
- Emanuele PRISCO (FDI), ha segnalato l’esigenza di apportare alcune modifiche alla proposta di parere, peraltro già riformulata, al fine di superare alcune criticità che ritiene siano ancora presenti nel provvedimento, evidenziando, tra le altre cose, la necessità di includere nella proposta di parere una osservazione che, in armonia con i pronunciamenti del Consiglio di Stato in materia, inviti il Governo a valutare l’opportunità di intervenire, anche con correttivi normativi, al fine di garantire, a tutto il personale del comparto – così come già assicurato alle forze armate e a quelle della polizia penitenziaria – l’applicazione dei diritti di cui all’articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001 – in materia di mobilità a tutela della maternità e paternità – fatte salve le peculiarità determinate dallo stato rivestito;
- Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) ha richiamato l’attenzione delle Commissioni su talune proposte di modifica della proposta di parere dei relatori formulate dal gruppo della Lega, ritenendo opportuno un approfondimento, al fine di verificare se esse potessero essere accolte. In particolare, ha chiesto che sia modificata la decisione di destinare quasi la metà dei fondi stanziati agli assegni di funzioni dei ruoli di base, in quanto non foriera di effetti positivi in ordine alle occasioni di progressione in carriera che si intendeva assicurare al personale della Polizia di Stato con tale riordino e non oggetto della delega, bensì riservato al tavolo contrattuale, e che tale condizione sia estesa a tutte le qualifiche e gradi corrispondenti delle altre Amministrazioni del comparto sicurezza e difesa. L’Onorevole Iezzi ha altresì chiesto che si provveda ad unificare il ruolo agenti-assistenti-sovrintendenti attraverso l’istituzione di una carriera aperta e che tale condizione sia estesa a tutte le qualifiche e gradi corrispondenti delle altre Amministrazioni del comparto sicurezza e difesa, nonché che si proceda allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi e che tale condizione sia estesa a tutte le altre Amministrazioni del comparto sicurezza e difesa;
- Il Sottosegretario Vito Claudio CRIMI, con riguardo alle proposte di riformulazione della proposta di parere avanzate dal deputato Prisco, ha manifestato la disponibilità del Governo ad accogliere, qualora venisse inserita nella proposta di parere, l’osservazione riguardante l’applicazione delle disposizioni sul congedo parentale previste dall’articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001;
- Nicola MOLTENI (LEGA) rileva come lo schema di decreto in esame attenga a un tema importante e complesso, quello dell’equiordinazione delle Forze di polizia, osservando come in ordine a tale equiordinazione siano emersi profili di problematicità, atteso che essa può costituire un ostacolo al riconoscimento e alla valorizzazione delle specificità delle singole Forze di polizia, con particolare riferimento alla Polizia di Stato;
- Emanuele FIANO (PD), relatore per la I Commissione, ha fatto presente, anche a nome del relatore per la IV Commissione, Del Monaco, di aver ulteriormente riformulato la proposta di parere e che è stata accolta la proposta di aggiungere un’osservazione con la quale si invita il Governo a valutare l’opportunità di intervenire, anche con correttivi normativi, al fine di garantire a tutto il personale del comparto l’applicazione dei diritti di cui all’articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001, fatte salve le peculiarità determinate dallo stato rivestito;
- Gianni TONELLI (LEGA) ha stigmatizzato come la somma di 120 milioni di euro stanziata all’inizio della legislatura sia stata per metà utilizzata per altri scopi, come l’assegno di funzione, istituto attinente alla materia contrattuale e dunque estranea al riordino delle carriere.
Le Commissioni approvano quindi la proposta di parere dei relatori, come ulteriormente riformulata (per scaricare il parere approvato clicca qui).