A seguito di continue e numerose doglianze provenienti da personale, in merito all’ingiustificata limitazione dei ticket restaurant al personale del Corpo, il SINAFI é tornato nuovamente sulla problematica inviando una dettagliata e pungente lettera al Comando Generale per chiedere lumi al riguardo, nonché la tempestiva risoluzione della stessa. Nella lettera, oltre a rammentare il diritto al pasto da parte del personale, senza voler richiamare la normativa di settore, ben nota, che disciplina le casistiche nelle quali è prevista la corresponsione del ticket restaurant in luogo dell’istituto della MOS (Mensa Obbligatoria di Servizio), il SINAFI ha ritenuto doveroso che l’ Autorità di Vertice chiarisca, in tempi brevi, alla scrivente Organizzazione Sindacale, se tali iniziative derivino da disposizioni emanate a livello centrale o meno e se la causa sia imputabile alla carenza di risorse disponibili per poter garantire il pranzo al personale che ne ha diritto in forza al contratto di lavoro vigente.
Ne discende, vista la consistenza delle lamentele, pienamente legittime e condivisibili, che in assenza di una tempestiva soluzione a tali criticità o ad una risposta in tempi brevi che fornisca elementi di dettaglio utili a comprendere le cause del problema e ricercare eventuali soluzioni, che la scrivente Organizzazione Sindacale si vedrà costretta a dover indirizzare la propria azione di legittima rivendicazione, a tutela del personale, verso l’autorità politica di riferimento e del Governo, nonché verso gli organi d’informazione, al fine di evidenziare il grave malcontento che serpeggia tra il personale del Corpo – chiamato a garantire la sicurezza e la sicurezza economico-finanziaria del Paese – in condizioni sempre più difficili, che si vede non assicurato il ticket restaurant ogni qualvolta venga chiamato a svolgere attività di servizio ordinaria o straordinaria e ne maturi il diritto.