A seguito di numerose segnalazioni pervenuteci da diversi colleghi sembrano esserci delle aprioristiche riluttanze da parte di alcuni superiori gerarchici, tali per cui, usando una “loro” particolare moral suasion (di segno opposto), pongono in essere dei comportamenti che indurrebbero gli interessati a desistere dal formalizzare la propria esigenza, quand’anche l’istanza conseguente fosse compiutamente imbastita e innestata nel quadro normativo, finanche in casi particolarmente delicati e, in un certo senso “vincolati” (es. caregiver, congedi parentali, diritto allo studio, etc.).
Nella piena condivisione che tali istituti fondamentali, a tutela della genitorialità, della disabilità e del diritto allo studio, devono essere necessariamente garantiti.