Malgrado la chiara accettazione del giudicato della Corte dei Conti da parte dell’INPS, circa il conteggio più vantaggioso, cosiddetto art. 54, da applicare sui trattamenti pensionistici del personale del Corpo, ad oggi risulta a questo Sindacato che moltissimi assegni pensionistici di colleghi collocati in quiescenza non sono ancora stati rideterminati ed adeguati nella misura prevista in sentenza.
Allo stesso modo continuano a pervenirci doglianze circa il mancato conteggio in automatico dei cosiddetti “sei scatti stipendiali” sul TFS, al personale che lascia il servizio attivo e che si vede costretto a ricorrere in via giurisdizionale con dispendio di risorse.
Non da ultimo, ci preme segnalare come anche sul fronte del rilascio del “prospetto di liquidazione della pensione”, a coloro che lasciano il servizio attivo e che si vedono costretti a procedere alla cessione del credito con la Banca convenzionata, mediante la trattenuta dell’1% – attese le afflittive norme che dilazionano oltremisura i tempi di corresponsione del TFS – si registrino lungaggini che appaiono ingiustificate e che hanno effetti deleteri sulle esigenze economiche e sociali del personale, peraltro dopo aver trascorso una vita intera al servizio del Paese.
Per queste ragioni il SINAFI ha scritto alla Direzione Provinciale INPS di Viterbo – Polo Unico Nazionale – per chiedere un incontro tempestivo con il quale capire il motivo di tali discrasie e trovare le soluzioni che possano portare a superarle.
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La Segreteria Nazionale SINAFI