Nella riunione n. 410 la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha deliberato di conferire mandato alla deputata Emanuela Corda di riferire favorevolmente all’Assemblea sul testo della proposta di legge relativa alle “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo. C. 875-1060-1702-2330/A.”.
Nel corso del dibattito non sono mancate le manifestazioni di insoddisfazione espresse da alcuni componenti di opposizione della Commissione sul testo approvato, che non risponderebbe pienamente alle aspettative ed istanze del personale militare.
Per converso, esponenti della maggioranza hanno espresso valutazioni positive sul lavoro fatto per convergere su posizioni unitarie, con un testo dai medesimi ritenuto equilibrato e che darebbe al personale delle Forze armate un messaggio di vicinanza da parte delle forze politiche
Riportiamo il resoconto della riunione.
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 luglio 2020
410.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
SEDE REFERENTE
Giovedì 16 luglio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.
La seduta comincia alle 13.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l’impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
C. 875-1060-1702-2330/A.
(Seguito dell’esame e conclusione).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento rinviato nella seduta del 27 maggio 2020.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, nella seduta del 27 maggio scorso, la Commissione ha concluso l’esame delle proposte emendative e che il testo risultante dagli emendamenti e sub-emendamenti approvati è stato trasmesso alle Commissioni competenti per l’espressione del parere. Comunica, quindi, che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, VI, XI, XII e della Commissione per le questioni regionali, precisando che la Commissione Giustizia ha apposto al parere un’osservazione. Comunica, inoltre, che le Commissioni VIII e IX, non avendo ravvisato profili di competenza a seguito delle modifiche intervenute, non hanno ritenuto di esprimersi e che la Commissione Bilancio si esprimerà per l’Assemblea.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, desidera ringraziare tutti i gruppi per l’impegno profuso su un provvedimento che, malgrado le diverse posizioni su alcuni aspetti specifici, ha visto comunque uscire dalla Commissione un testo largamente condiviso. Auspica, quindi, che il clima di collaborazione possa proseguire anche durante l’esame in Assemblea.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) riepiloga il lungo percorso dell’esame delle proposte di legge sui sindacati militari, avviato a inizio legislatura, giunto in Assemblea dopo circa un anno e successivamente rinviato in Commissione, passato attraverso due distinti Governi, sostenuti da maggioranze diverse, e caratterizzato da un’intensa e importante attività conoscitiva durante entrambe le sessioni di Commissione. Ricorda, quindi, che la necessità di legiferare fu posta dalla sentenza della Corte costituzionale, che riconobbe la legittimità di costituire sindacati di militari e che tuttavia lasciò al Parlamento il compito di stabilire tempi e contenuti della relativa disciplina. Osserva che l’attuale testo è frutto del lavoro di tutte le forze politiche presenti in Commissione e si rammarica che, in questa fase finale dell’esame di un provvedimento particolarmente qualificante, la maggioranza non sia presente con tutte le sue componenti e tutti i suoi membri, facendo leva sulla disponibilità dell’opposizione a collaborare per il buon esito dei lavori. Evidenzia che, nonostante questo lungo iter, sul provvedimento – analogamente a quanto accaduto un anno fa – non si è ancora raggiunta una completa soddisfazione da parte di tutte le forze della maggioranza. Certamente non è stata data una risposta più compiuta alle legittime aspettative e istanze del personale militare e, pertanto, si domanda se non si riveli oggi inutile aver protratto l’esame del provvedimento, rischiando così di andare incontro a un’ulteriore brutta figura.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, non condivide le considerazioni del collega Ferrari e chiarisce le ragioni che avevano indotto a richiedere un ulteriore passaggio in Commissione, sottolineando che esso era doveroso per dare ascolto a tutte le istanze che, in quel momento, si stavano formando. Ritiene che sul provvedimento sia stato fatto un lavoro considerevole per migliorare le norme riguardanti la giurisdizione e convergere su posizioni unitarie. Rivendica l’impegno profuso, senza il quale questo provvedimento non sarebbe, forse, mai giunto in porto.
Salvatore DEIDDA (FDI) tiene a precisare che il gruppo di Fratelli d’Italia non ha mai inteso rallentare i lavori e che, semmai, è stato il clima di propaganda alimentato dal M5S a fare sì che sul provvedimento si creassero divisioni nel mondo militare. Lamenta come, durante l’esame degli emendamenti, non sia stato possibile contribuire al miglioramento del testo e riconosce, comunque, lo sforzo compiuto dal sottosegretario Calvisi affinché venissero recepiti alcuni suggerimenti del suo gruppo. Ritiene evidenti le responsabilità della maggioranza, la quale ha fatto promesse eccessive, propagandando l’idea che i militari fossero dei lavoratori e gli ufficiali la controparte datoriale. Ricorda di avere sempre sostenuto che si trattasse di un errore. Ribadisce che la maggioranza deve assumersi la responsabilità di avere predisposto questo testo e attende il dibattito in Assemblea affinché possa finalmente farsi chiarezza sulle posizioni assunte dai vari gruppi.
Maria TRIPODI (FI) si ritiene molto soddisfatta del lavoro svolto con maturità dalla Commissione, peraltro su tematiche assai complesse e difficili. Considera equilibrato il testo, che dà al personale delle nostre Forze armate un importante messaggio di vicinanza da parte delle forze politiche. Auspica, quindi, che il testo uscito dalla Commissione non venga stravolto durante l’esame in Assemblea.
Roger DE MENECH (PD), replicando all’intervento del collega Ferrari, manifesta il pieno e convinto sostegno del gruppo del Partito democratico al provvedimento, che tutela i diritti del personale militare e, allo stesso tempo, salvaguarda gli interessi generali di sicurezza e difesa. Si tratta di elementi che non devono essere intesi in senso contrapposto ma che, viceversa, devono integrarsi. Conclude auspicando che i lavori sulla legge possano proseguire anche in Assemblea con lo stesso spirito che ha animato i lavori della Commissione, nonostante l’alternarsi al Governo di due diverse maggioranze.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) invita i colleghi del M5S a non intestarsi i meriti del provvedimento, addossando le responsabilità delle carenze del testo alle altre forze politiche che sono state alleate nei diversi ministeri sin qui succedutisi. Si tratta di un atteggiamento che non è possibile accettare e, pertanto, anche se non disconosce il considerevole lavoro fatto, preannuncia un voto di astensione.
La Commissione delibera di conferire alla deputata Corda il mandato a riferire favorevolmente all’Assemblea e autorizza il Presidente al coordinamento formale del testo. Delibera altresì di chiedere l’autorizzazione a riferire oralmente.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 13.50.